giovedì 26 novembre 2015

(ancora altri) 10 musicisti portoghesi che dovete assolutamente conoscere (pt. 1)

Vá, ma allora siete de coccio. Nonostante qui sul BdM abbia presentato aaaalmeno una quarantina di gruppi e solisti portoghesi (spulciate tra i link a fine post per una ripassata), c'é ancora chi mi scrive chiedendomi: Ouh!, Ma in Portogallo suonano solo il Fado? Certo. Un pó come noi c'abbiamo solo la Pausini, Ramazzotti e la loro interminabile stirpe di cloni. Scenari da romanzo distopico per fortuna lungi dall'avverarsi, anche se negli ultimi tempi in Italia stanno affinando le tecniche e c'é chi dice che per il 2030 Ramazzotti, oltre ad essere il nome di un cantante e di un amaro, sará un diffuso intercalare, un'espressione colloquiale al pari di cioéminchia e ma vieni. Ramazzotti, che botta ho preso ieri sera. C'hai la macchina nuova? E stí ramazzotti.
Ma comuuuuunque. Siccome l'argomento mi piace, ecco una nuova lista di musicisti portoghesi che dovete assolutamente conoscere; altri 10 band e/o solisti che, insieme agli altri presenti nei post precedenti, dovrebbero dimostrare definitivamente l'eterogeneitá e la vivacitá della scena musicale lusitana, una delle migliori in Europa secondo i siti e le riviste specializzate.
Altri 10. E sono CINQUANTA.




Guta Naki





Cominciamo dai giovanissimi Guta Naki, trio attivo dal 2008. Il loro é un pop elettronico dai toni languidi, caricato d'atmosfere sognanti, addirittura adolescenziali, nel senso piú struggente del termine: non é difficile individuare nella loro musica, e nei loro testi (opera della cantante Cátia Pereira), quella dolce inquietudine da sbarbi di pazienziana memoria che a me, eterno fan di libri come Due di due e Anima Mundi, personalmente garba parecchio. L'Arte, sembrano dirci i Guta Naki, serve a rivelare un mondo interiore ricco e complesso altrimenti destinato a morire, inespresso, dentro ognuno di noi: tracce come Quando me for, Terra de Ninguém e Loseyland sembrano pescate direttamente da questo oblio malinconico a forma di cameretta per bambini.

I ragazzi hanno edito due album, l'omonimo Guta Naki (2010) e Perto Como (2014), dal quale ci andiamo ad ascoltare il primo singolo estratto Ainda não sei



"Perchè il freddo, quello vero, sa essere qui, in fondo al mio cuore di sbarbo" (cit., r.i.p.)



PZ



Ed é proprio alla mitologica etá di 16 anni, rintanato nel suo quarto, la sua cameretta a prova d'adulto, che PZ (al secolo Paulo Zé Pimenta) comincia a fare musica, con computer, sampler e sintetizzatore. La sua é un'elettronica caseira, ma ben confezionata, in bilico tra Dance, House e Hip Hop, che assegna ai testi ironici, dissacranti e (a un primo ascolto) non-sense quell'ermetismo tipico dell'etá piú difficile, ma anche piú bella. Ecco quindi l'altra faccia della medaglia: vivere in una dimensione propria, esserne consapevoli e prendersi (e prendere) allegramente per il culo.
Dopo gli album Anti-corpos (2005) e Rude Sofisticado (2012), l'anno scorso PZ s'é trasformato in un fenomeno virale grazie a pezzi meravigliosamente ridicoli come Croquetes ("Que se foda o bacalhau!") e Cara de Chewbacca, che da soli povrebbero bastare a farsi un quadro piuttosto completo del suo stile; noi invece ce ne andiamo ad ascoltare un'altra, Neura, contenuta nell'ultimo disco Mensagens da Nave-Mãe, uscito da pochi mesi.


Giusto per confermare che possiamo pure prenderla a ridere, e ridiamo allora, ridiamo quanto vi pare, ma crescere vuol dire abituarsi a fare i conti con la nevrosi. 



Ornatos Violeta


Abbandoniamo la filosofia spicciola, ma soprattutto sintetizzatori e campionatori, e proseguiamo con una band di rock "classico", gli Ornatos Violeta. Nati nell'ormai lontano 1991 (bei tempi!), sono ancora noti per essere uno dei gruppi simbolo del "rinascimento" della musica portuguesa. E questo nonostante abbiano prodotto appena due-dischi-due in venti e passa anni: l'iconico Cão (1997) e O monstro precisa de amigos (1999), quest'ultimo considerato come uno dei migliori album di Rock português di sempre. E proprio da O monstro... ci andiamo ad ascoltare la celebre Ouvi dizer, miglior canzone portoghese dell'anno 1999 secondo la rivista Blitz.



Ufficialmente "sciolti" dal 2002, continuano a far sospirare migliaia di fan. Nel 2012 si sono giá riuniti per due storici concerti nelle piú prestigiose sale del Paese: il Coliseu de Lisboa e il Coliseu do Porto. E c'é chi é pronto a scommettere che a breve torneranno con un disco nuovo.
Chi vivrá vedrá (cent'anni di salute a tutti).



Peixe:Avião


Nel frattempo ci pensano una serie di band rock piú "giovani" a mantenere viva l'attenzione sul genere; tra questi i Peixe:Avião, con tre album (40.02 del 2008, Madrugada del 2010 e l'omonimo Peixe : Avião del 2013) all'attivo, sono senz'altro tra le piú interessanti: il gruppo di Braga é sicuramente un gruppo rock "contemporaneo" (per capirci, ascoltatevi un pó Quebra), vicino in quanto a sonoritá ai Radiohead, dei quali non possiamo riconoscere l'influenza, ma che conserva un'innegabile spirito "portoghese", forse in virtú della malinconia dei testi, molto poetici, o magari solo per i temi affrontati, che riportano immediatamente alla tradizione popolare: se potessimo (e perché non potessimo?) parlare di rock-fado, penso che i Peixe:Avião ne sarebbero i principali esponenti.
Ho scelto per questo post Avesso, tratta dall'ultimo album.



Uno dei loro pezzi piú allegri, tra l'altro.



Diabo Na Cruz


Rianimiamoci, e concludiamo questa prima parte del post con i Diabo Na Cruz, band che sin dalle origini mistura sapientemente rock e musica popolare portoghese (esemplare in questo senso é Dona Ligeirinha, il pezzo che li ha portati al successo) e che, per sintetizzare, potremmo definire pop-folk - a molti non piacciono le etichette; a me, perlomeno quando si parla di musica, si.
La loro discografia conta finora 3 album: Virou! (2009), Roque Popular (2012) e l'omonimo Diabo Na Cruz (2014), dal quale ci andiamo ad ascoltare Siga a rusga:



Un pezzo che sá d'estate, vino pane e caciotte, campagne assolate e festazze paesane.
Piú portoghese di cosí! :P


Appuntamento daqui a dois dias per la seconda parte!
#Siateci! ;)


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