giovedì 17 settembre 2015

LONELY MUNDO 8 | Lettera G (speciale Ginjinha)

I lettori abituali del BdM giá lo sanno; per chi si fosse sintonizzato solo ora, #sapevatelo: Lisbona é la cittá piú bellerrima del mondo, Lonely Mundo é la guida che vi aiuta a godervela come un crotalo al sole. Come annunciato nel post precedente, questo é l'ultimo appuntamento con questa "incarnazione" della rubrica, che per restare in tema (coi crotali, intendo) va in letargo durante la stagione invernale per tornare intorno a maggio dell'anno prossimo, proseguendo ovviamente l'attuale numerazione (e, uh, "letterazione"?). Questo mi dá circamenoquasi 8 mesi di tempo per pensare cosaddiavolo mettere nella lettera H. Per il momento, concentriamoci sulla G; G come Ginjinha, é claro, il celebre liquore color rubino diventato ormai un ex libris della capitale portoghese.

Ginjinha


È il liquore "popolare" per eccellenza, ottenuto attraverso un infuso di amarena (ginja) misturato con aguardente, la famigerata grappa portoghese, e zucchero. Consumata in quantitá industriali dai lisboeti, per i quali rappresenta un vero e proprio "rito" legato al final de tarde (un pó come il nostro aperitivo), viene tradizionalmente servita in bicchierini di vetro (e adesso anche di plastica - ah!, il progressocom elas ("con loro", ovvero con frutta)...




.... O sem elas (senza frutta), grazie a un rapido quanto sapiente "dosaggio manuale" del, uh, ginginharo, che avvalendosi semplicemente di UN TAPPO...



....La versa di un sol colpo nel bicchiere, riempiendolo fino all'orlo. Cosa che a dirla pare facile ma, credetemi, non lo é. Voglio dire, provate a osservarlo mentre lo fa.



Esattamente come aviene per il Fado, nessuno sa chi ne sia l'inventore né quali siano esattamente le sue origini; le prime notizie del suo consumo risalgono al secolo XVII, epoca nella quale era servita nei salotti bene delle "classes burguesas".



Poi, come sempre succede, si é "democratizzata" diffondendosi nelle taverne della cittá fino a diventarne la "bevanda ufficiale".

Oggi sono poco piú di mezza dozzina i posti dove la ginjinha si consuma come da tradizione, e appena due le casas "storiche", allo stesso tempo produttrici, tra l'altro l'una a pochi metri di distanza dall'altra, ragion per cui potete approfittarne per fare un mini-tour della ginja e decidere voi stessi qual'é la migliore. D'altronde, per quale tifo io dovreste giá saperlo.


Non per niente é "Sem rival", senza rivali :)

Entrambe si trovano in Baixa (vd. Lonely Mundo 2), a due passi dalla centralissima Praça Dom Pedro IV, nota anche come Rossio (vd. Lonely Mundo 5).
La prima é A Ginjinha.....



....Al civico 8 del Largo de São Domingos, sicuramente la piú antica tra le due (ha aperto le porte nel 1840); la sua marca, Espinheira...



....Fu la prima ad essere commercializzata, sebbene il fatto che il suo fondatore (un monaco galiziano di nome Francisco Espinheira) ne sia anche l'inventore é una mera LEGGENDA: come ho detto, nessuno sa chi fu il genio.
Ma a questo piccolo buco di 3 metri quadrati non interessa certo smentire: seguendo ciecamente quanto scritto nelle guide, infatti, centinaia di turisti si accalcano ogni giorno alla porta rimanendo botte di mezzora in fila per gustarne il liquore.


Un pó meno "turistica", ma altrettanto affollata, é la quasi dirimpettaia Ginjinha Sem Rival (una cinquantina di metri piú avanti, in Rua das Portas de Santo Antão n.7).


...Che produce e rivende l'omonimo liquore.

Nei tre formati "Regular", "Medium" e "Discretomaconclasse"

Di qualche decennio piú recente dell'altra (1890), ne condivide le caratteristiche "popolari" e le dimensioni "ridotte": lo spazio all'interno é lo stesso, se non addirittura un poco piú esiguo di quello de A Ginjinha, ragion per cui il tratto di strada di fronte (una zona pedonale, per fortuna) é costantemente popolato da avventori tutti col tipico bicchierino in mano...

Anche nei giorni peggiori

Eccolo il vero salotto cittadino, frequentato soprattutto da indigeninel quale ci si ubriaca mentre si disquisisce sul tempo, l'arte, la storia, l'economia e le piú strambe teorie del complotto. Qui, esattamente come in un elétrico 28 esageratemente pieno, si puó incontrare e conversare in un sol colpo con portoghesi, tedeschi, francesi, giapponesi e spagnoli, grazie alle miracolose proprietá di questa Ginjinha che con un bicchiere ti rilassa, con due o tre ti incoraggia, dal quarto in poi ti trasforma in un perfetto falador di ESPERANTO. È questo un luogo dove ci si puó veramente "mischiare" al tessuto sociale della cittá e senza manco rendersene conto conoscere e scattare selfie con trentordici persone diverse nel giro di pochi minuti.


L'unica vera controindicazione della ginjinha é la sua VISCOSITÀ. Cosí come l'unico vero problema sia arrivare a berla senza prima IMPIASTRICCIARSI TUTTE LE DITA, poiché durante il luuuungo cammino dal bancone della taverna all'esterno, solo L'EQUILIBRISTAPIÙABILEALMONDO potrebbe non versarne nemmeno un goccio.
Nonsosemispiego.

D'altronde, non é carino bere senza prima fare un brindisi.
Roba che anche se quando arrivi sei cosí:



.....Finisci sempre per andartene cosí:



ALLA SALUTE!!!! :)


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Lonely Mundo:

LONELY MUNDO 1 | Lettera A

LOLELY MUNDO 5 | Lettera D
LOLELY MUNDO 6 | Lettera E

LONELY MUNDO 7 | Lettera F

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